Il 17/05 un confronto online tra didatti e cittadinanza con Fondazione Bassetti
Da qualche mese l’intelligenza artificiale è diventata un argomento di discussione all’interno delle scuole. Il merito è dell’improvvisa attenzione mediatica data a ChatGpt, software sviluppato da OpenAI e specializzato nella conversazione con gli utenti umani. Le risposte di questo bot sono infatti particolarmente calzanti e complete, difficilmente distinguibili da quelle umane. Così “intelligenti” che alcuni studenti hanno iniziato ad utilizzarle per svolgere compiti a casa e verifiche in classe. La cosa non è ovviamente piaciuta ad insegnanti e scuole, che in poco tempo hanno lanciato un allarme che in alcuni casi (è accaduto ad esempio a New York) ha portato le scuole a mettere un veto su questo strumento. Ad oggi anche in Italia il software è stato bloccato. Il Garante privacy ha infatti manifestato dei dubbi sul trattamento dei dati personali degli utenti. Certo è che, prima o poi, che sia per una Chat particolarmente performante o per un altro strumento, l’intelligenza artificiale diventerà un tema non più rimandabile anche per gli ambienti di apprendimento.
Ma oltre alle tante paure, esistono e quali sono le potenzialità che l’intelligenza artificiale può aprire per i processi di apprendimento? E i rischi concreti?
E ancora: in un futuro connotato dallo sviluppo della AI quali diventano gli apprendimenti fondamentali da garantire a tutti i cittadini? E quali invece i saperi e le abilità “sostituibili”?
Abbiamo deciso di parlarne insieme, online come ci si addice, mercoledì 17 maggio dalle ore 17.30 alle 19.30 insieme a Fondazione Giannino Bassetti.
Interverranno
- Daniele Barca, preside dell’Istituto Comprensivo 3 di Modena, già collaboratore alla stesura del Piano Nazionale Scuola Digitale;
- Pietro Monari, project manager education di Ammagamma, il team multidisciplinare di ingegneri, matematici, storici filosofi e designer che ha creato il percorso Lucy, la scuola sperimentale sull’Intelligenza Artificiale per gli istituti secondari di primo grado;
- Annamaria Lisotti, professoressa di matematica e fisica, coordinatrice del progetto europeo BRAIINS (Bring AI in Schools);
- Riccardo Fedriga, storico e filosofo, professore associato presso il dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna, membro del sounding board di Fondazione Bassetti;
- Piero Rivizzigno, imprenditore digitale coinvolto nello sviluppo di un’applicazione a supporto dell’apprendimento efficace porterà la sua testimonianza.
Perché Ed-Work?
Ed-Work è un’associazione nata nel 2015 da un gruppo di under 30 con una forte passione per i temi educativi e una storia di attivismo studentesco e giovanile alle spalle. Da sempre ci interroghiamo sul tema dell’apprendimento, partendo dalla domanda “come si impara oggi?” e “come tenere insieme innovazione e inclusione in ambito educativo”? Ponendoci queste domande, e mettendo sempre al centro lo sguardo di adolescenti e giovani con cui lavoriamo a stretto contatto, il digitale è diventato uno dei nostri campi di sperimentazione. Oltre ad essere parte integrante del reale, nella prospettiva dell’onlife, è anche un potente strumento per innovare la didattica e i processi di apprendimento. La riflessione sul digitale poi, ci pone spesso degli interrogativi, e cerchiamo sempre di rispondere focalizzando l’attenzione sul contenuto, e non sugli strumenti. Ecco perché, non potevamo non interrogarci sul tema dell’intelligenza artificiale e l’apprendimento!
Perché Fondazione Bassetti?
Nel 1959, quando Piero Bassetti scrisse Le redini del potere, era ancora trentenne. Partiva dal fenomeno più dirompente: la bomba atomica e la considerazione di quali rischi aveva comportato la decisione di impiegarla. Per effetto di un salto di sapere, nel nostro XXI secolo l’innovazione ci pone di fronte a un’epoca di affannosa ricerca. Dopo la rivoluzione digitale, dopo aver sequenziato e ritoccato il DNA, dopo aver affidato all’algoritmo porzioni delle nostre scelte… Insieme ad Alice – non a caso, una bambina! – siamo balzati al di là dello specchio, in un mondo tutto da reimparare e, per tanti aspetti, da riparare. Nata nel 1994 a Milano, la Fondazione promuove l’esercizio responsabile dell’innovazione, assistendo i soggetti istituzionali e associativi a orientarne i fini a beneficio dell’intera società; contribuisce a diffondere la cultura della deliberazione pubblica e gli strumenti di citizen engagement per il disegno delle politiche. Il sito www.fondazionebassetti.org è costantemente alimentato con video, podcast, articoli in italiano e inglese; un forum permanente che condivide risultati e pratiche con un’audience mondiale.
Format
L’evento online sarà diviso in tre parti, ognuna dedicata a una domanda di partenza. Per ogni domanda, verranno raccolte le risposte dei partecipanti e poi quelle dell’AI. A partire da questo, attraverso il contributo di esperti, ci confronteremo su quanto emerso.
Iscrizioni
È possibile iscriversi all’evento compilando il form qui. Per info scrivere a info@ed-work.it