A Milano prende vita uno spazio di aggregazione giovanile nel progetto Openspace
Uno spazio dove stare insieme, conoscersi, passare il tempo, leggere, fare i compiti. Che sia nostro, pensato per noi, a noi dedicato.
Questa la richiesta, semplice e allo stesso tempo complessissima, del Consiglio dei ragazzi e delle ragazze della scuola MT Calcutta di Milano, che lo scorso anno, fra nuove ondate e aperture a singhiozzo, ha partecipato online al percorso #AdAltaVoce
#AdAltaVoce è una delle azioni del progetto Openspace, promosso da Actionaid Italia che ha l’obiettivo creare spazi di partecipazione attiva della comunità educante in 12 scuole di 4 città (Bari, Palermo, Reggio Calabria, Milano).
Attraverso l’utilizzo dei social network e dello storytelling, Ed-Work ha accompagnato ragazzi e ragazze in un’esplorazione critica della realtà che hanno intorno, in particolare dei luoghi che frequentano quotidianamente (per saperne di più, leggi qui).
Quartieri e città, attraverso il loro sguardo, sono diventati spesso posti inospitali, nei quali è difficile trovare uno spazio dedicato ai giovani, nel quale passare il tempo senza dover acquistare per forza qualcosa o essere cacciati.
Da questa riflessione è partita in particolare la richiesta dei rappresentanti di classe della scuola Calcutta, che hanno proposto alle istituzioni locali di sfruttare a questo scopo il CAM Mondolfo: un piccolo spazio, di proprietà comunale, adiacente alla scuola e proprio per questo adatto alla loro richiesta.
Gli studenti e le studentesse della scuola infatti conoscono il CAM, lo vedono ogni giorno. Ha uno spazio esterno e uno interno, si raggiunge facilmente uscendo da scuola.
Dunque, perché non renderlo un luogo per stare insieme?
Della loro richiesta si sono fatti carico gli adulti che, a vario titolo, hanno preso parte al progetto, aggregando intorno all’obiettivo tutta la comunità: associazioni di quartiere, genitori, insegnanti, attività sportive e commerciali.
Ed ecco che il CAM prende vita! L’idea dei/delle ragazz* è diventata realtà.
In programma, al momento, alcuni laboratori messi a disposizione dalle associazioni che prendono parte al patto di comunità, fra i quali videomaking, autodifesa, musica!
Ci saranno poi dei momenti totalmente dedicati a loro, nei quali potranno passare il tempo liberamente al CAM e organizzare loro stessi delle iniziative, a partire dai loro desideri.
Che dire, un CAMmino appena iniziato, ma pieno di potenzialità!